Una bella birra fresca è sempre una buona idea, ma ciò che rende questo momento ancora più speciale, è la qualità. In questo tipo di prodotti il fattore qualitativo non può essere solo un valore aggiunto, ma dovrebbe essere il punto di partenza per ogni produttore. 

Negli ultimi anni, l’industria della birra ha compiuto passi da gigante verso la sostenibilità, adottando pratiche produttive innovative per ridurre l’impatto ambientale. L’attenzione si concentra su materie prime a km zero, energia rinnovabile e processi a basso consumo di acqua. Tra i produttori più attenti all’ambiente spicca Herrnbräu, un birrificio tedesco che unisce tradizione e innovazione per creare birre di alta qualità nel rispetto della natura. Stanno rivoluzionando il settore, con strategie mirate a ridurre emissioni e sprechi, come ad esempio:

1. Gli ingredienti : Orzo, luppolo e acqua sono gli ingredienti essenziali della birra. Questi produttori scelgono coltivazioni biologiche e collaborano con agricoltori locali per ridurre le emissioni durante il trasporto. Alcuni birrifici utilizzano persino cereali antichi o di recupero per dare nuova vita agli scarti agricoli.

2. Energie utilizzate: In molti stanno abbandonando i combustibili fossili per adottare energia solare, eolica o biomasse. Sistemi di recupero del calore permettono di ridurre il consumo energetico durante la fase di bollitura del mosto, uno dei passaggi più dispendiosi della produzione.

3. Riduzione dei consumi: L’acqua è un elemento fondamentale nella produzione della birra, ma il suo utilizzo eccessivo rappresenta un problema ambientale. I birrifici più sostenibili riciclano l’acqua utilizzata nei processi di raffreddamento e lavaggio, riducendo drasticamente gli sprechi. Alcune aziende investono anche in sistemi di purificazione per riutilizzare l’acqua più volte.


Un validissimo esempio di cambiamento in questo mondo è appunto, il birrificio Herrnbräu, di cui puoi scoprore i prodotti nel nostro Bistrot Caffetteria di Parco delle Stagioni. Herrnbräu si trova a Ingolstadt, con sede Italiana a Roncalceci, in provincia di Ravenna. È un esempio eccellente di come tradizione e sostenibilità possano convivere. Questa azienda è certamente specializzata nella produzione di birra, ma volendosi spingere oltre ha reso il marchio più adatto alle famiglie, cominciando a produrre bevande analcoliche e acqua minerale.  Fondata nel 1882, questa impresa accompagna i suoi clienti in molti momenti della vita, dai più semplici ai più speciali, “è una birra alla portata della gente”, dice il suo fondatore. Nel 1899 la società si fonde con Burgerliches Bauhaus Ingolstadt e dopo la Prima Guerra Mondiale, rilevano la Weissbrauhaus. Herrnbräu utilizza solo ingredienti selezionati nel rispetto del “Reinheitsgebot”, la storica legge tedesca sulla purezza della birra.

Ma non si sono fermati alla qualità: hanno investito in impianti moderni per ridurre il consumo energetico e idrico, utilizzando energia rinnovabile per la produzione e ottimizzando il processo di fermentazione per minimizzare gli sprechi. Inoltre, le sue birre vengono distribuite in bottiglie e fusti riciclabili, contribuendo a un’economia più circolare. Ha a disposizione 13 vasche all’aperto dalla capacità di 3 600 ettolitri per la produzione di birre ad alta fermentazione, mentre per le birre a bassa fermentazione utilizzano una cantina con tank da 660 ettolitri.  Il birrificio ha poi a disposizione 2 pozzi artesiani, di falda giurassica di 10.000 anni, che raggiungono i 256 metri di profondità. Le birre di loro produzione infatti fermentano con lieviti finissimi in queste vasche aperte, e senza essere filtrate, rifermentano poi in bottiglia per altre 4 settimane. Sempre più birrifici stanno fortunatamente seguendo finalmente  l’esempio di Herrnbräu, dimostrando che è possibile produrre birra eccellente senza danneggiare l’ambiente. 

Essendo il nostro occhio sempre rivolto verso tutto ciò che può diminuire l’impatto che determinate produzioni hanno nell’ambiente, questo prodotto è perfetto e coerente, per non dover rinunciare a una “birretta” in compagnia. Vieni a gustarla al bistrot.


BUONI A SAPERSI

Io sono Alice Margiotta, studio scienze e tecnologie della comunicazione, da marzo collaboro con Parco delle Stagioni.

Ho avuto la possibilità di entrare nel vivo del parco e della sua apertura, sono quindi  lieta di presentarvi : “Buoni a Sapersi”. Questa rubrica nasce dalla volontà di far sapere che ciò che serviamo ai nostri clienti non è solo una questione di qualità, ma anche di responsabilità. 

“Buoni a Sapersi” è la rubrica che vi guiderà alla scoperta dei fornitori, delle filiere produttive e delle scelte che noi di Parco delle Stagioni abbiamo fatto e faremo. Attraverso approfondimenti, interviste , esploreremo l’importanza di selezionare materie prime di qualità, valorizzare i produttori locali, la sostenibilità e garantire trasparenza ai consumatori. Perché dietro ogni fornitore c’è una storia, e conoscerla fa la differenza.