Sabato 21 giugno: da quanto aspettavamo questa festa. La immagini, la sogni, inizi a progettarla… ma ancora sei troppo lontano dall’obiettivo. Perché ce n’è voluta di pazienza, lungo questi 5 anni, e quanti sospiri profondi quando la meta, per una ragione o per l’altra, sembrava allontanarsi anziché avvicinarsi. Ma denti stretti… e avanti tutta. Con l’impegno di tutti, tutti quelli che di questo progetto si sono innamorati e non hanno mai mollato.

Il 21 giugno abbiamo inaugurato questo luogo, che è frutto del tempo che qui ha lavorato, ostinato, dalla fine del 600 ad oggi, ed è anche il frutto di una scelta, quella di non lasciarlo andare.

Se quel giorno siamo stati tutti lì, e ci siamo goduti la festa, il merito va a chi ci ha creduto, con una lungimiranza che appartiene a pochi, persone che di questo luogo si sono innamorate e hanno scelto di dedicarcisi perché potesse rinascere.

Nel 2019 quando Daniela Garbin ci ha portati qui, la storica Villa Donà di Costabissara e il suo parco erano sotto una coltre di bosco e calcinacci. Così fitto il bosco e così precarie le pareti, che vederci un progettualità grande come quella che sta avvenendo, sembrava un sogno irrealizzabile. Dunque questo luogo è un vero ponte tra passato e futuro, tra chi sa e chi vuole imparare, tra chi può dare una mano e chi ha bisogno di una spinta per ripartire, e riscoprire ed esprimere il talento che porta dentro.

Ormai è noto che Parco delle Stagioni non è solo il nome di un luogo, è anche il nome di un’impresa sociale, nato proprio per dare vita a questo luogo, per farlo tornare alle persone, attorno a opportunità di lavoro di qualità e di occasioni di tempo libero di qualità.

Lungo questi 5 anni, abbiamo avuto l’onore, tutti quanti, di avere sempre sotto gli occhi un uomo che con poche parole, vestito da lavoro, tra orto e cantiere, è riuscito a mostrare a tutti lo spirito di questa impresa. Lavorare a testa bassa, non aver paura di fare fatica, cercare soluzioni nelle difficoltà quando altri avrebbero gettato la spugna da tempo. Crederci fino in fondo. Con grande rispetto per questo luogo e attenzione alle persone. Grazie, Flavio.

Grazie a Francesco Rigon e Margherita Simonetti, che hanno abbracciato questa legge del “calma e gesso, avanti che ce la facciamo”. Sotto la direzione dei nostri architetti, i nostri direttori artistici, abbiamo avuto l’immenso piacere di conoscere una squadra di artigiani bravissimi, che hanno lavorato qui come se stessero lavorando per la casa dove sarebbero andati a vivere, con la cura, la pazienza, la tenacia che solo i grandi professionisti sanno esprimere.

Grazie, prima di tutto, al comandante Ruggero Sartori, grazie per la sua disponibilità al dialogo e al confronto e per aver dimostrato qui tutto il valore della sua esperienza. Grazie a Sandro, Alfio e Bruno che hanno lavorato con lui. A Paolo Dalla Via, a Onorio Bassan. A Cristiano Zancan per i lavori fatti per questo parco meraviglioso, ai mitici Maurizio Frigo, il falegname, Tiziano Guerra e Franco. A Damiano Fanton e Luigi e tutta la squadra 2F. Loro sono il cuore, ma poi tanti altri si sono dedicati e hanno permesso tutto questo.

Ora sta a noi dimostrare come la famiglia si può allargare, grazie alle persone che si stanno unendo a questa squadra formidabile. Ai ragazzi del bistrot e ai ragazzi della sartoria (fin dal 2021 il baluardo di questo progetto così grande e ambizioso), grazie alle persone che lavorano e lavoreranno negli spazi d’ufficio al piano superiore della barchessa, anche loro parte di una squadra bellissima.

Ora sta a noi con tutto il rispetto che un’impresa di questo calibro e un luogo così speciale richiedono, dimostrare di saper proseguire lungo la strada tracciata, di saper portare avanti tutto quello che di prezioso i nostri nonni e i nostri genitori ci hanno insegnato. Pazienza, umiltà, rispetto.

Grazie al talentuoso Damien McFly con la sua band Indie Folk Rock: è stato un piacere ascoltarvi! Non potevamo immaginare un gruppo più azzeccato per questa nostra festa.

E grazie a Federica Zanotto e Alessandra Lovisetto dell’Associazione Al Brolo APS, che durante il pomeriggio e fino a sera hanno intrattenuto bimbi di ogni età prendendosi cura di loro in uno spazio sicuro e divertente, un inedito Babyparco, magicamente integrato tra il noccioleto e il parco storico.