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Auguri dal Parco!

A metà strada tra Natale e Capodanno, ecco i due volti dei nostri auguri di buone feste! 

(NOTA BENE! Sono auguri da leggere con calma: questo messaggio non si autodistruggerà! Sono giorni per prendere fiato, scegliere quando fare le cose e quanto metterci, più del solito possibilmente. Tempi dilatati per non lasciarsi scappare i momenti tra le dita).

Il primo volto è quello di Rabee, che gli auguri ce li fa in arabo:

(Un grazie particolare va a google translator che in questa avventura quotidiana dell’imparare a conoscersi, comprendersi e sostenersi a vicenda, gioca ancora un ruolo essenziale! :-))
L’altro volto di questi auguri è quello della Signora di Motta, la storica Villa Donà. Carezza dopo carezza, è il volto ancora incredulo di una bellezza ritrovata, con l’amorevolezza che le riservano Flavio, gli architetti Margherita e Francesco e Ruggero, Bruno e Alfio. Rispettosi della sua fragilità, della sua luce malinconica, ogni giorno si dedicano a lei perché riprenda forza e si proietti al suo nuovo scopo.

In questi giorni il cantiere è silenzioso e il sole di queste giornate d’inverno crea fasci di luce d’incanto, un vero “spettacolo di bellezza” come ha detto una volta Leone, un bimbo della scuola materna di Motta di Costabissara che, con i suoi compagni, il parco lo conosce bene. In quest’occasione la Signora di Motta ci augura di non credere mai che sia finita e di dare fiducia al destinoIncontri sorprendenti sono sempre dietro l’angolo anche quando sembrerebbe tutto perduto. Ed è reciproco: l’incontro con lei ha allungato il nostro sguardo: ci sta facendo desiderare un risultato che continuerà dopo di noi, per il quale ci impegniamo senza riserve mettendo da parte dubbi e stanchezza, spronati dall’energia che si sprigiona quando capisci che “tutto questo ha un senso”.

Siamo felici di quel che sta accadendo e se mai non si fosse capito, gran parte della nostra felicità nasce dal poter condividere ogni passo con voi! Grazie di cuore per il supporto, il passaparola, i buoni pensieri che ci stanno rendendo sempre più “reali” agli occhi del territorio e sempre più fiduciosi in noi stessi e nel futuro.

Buona serata e ancora buone feste,
Sara e la squadra di Parco delle Stagioni

Riciclo è ingegno! Come trasformare campionari di tessuto da tappezzeria

Se fai un salto in Ida Tess scopri che ci sono scampoli di tessuto dappertutto: sotto tavoli, sopra scaffali, dentro a mobiletti… sotto gli occhi, questo è certo, in tutti i casi in cui abbiamo le idee confuse e li vogliamo conoscere con calma, osservandoli con cura, come si fa con tutti gli amori che poi durano una vita. È questo il caso di una serie di campionari di tessuti da tappezzeria, racimolati diversi mesi fa. Pezzi di tessuto troppo piccoli per fare qualunque cosa, ci dicevamo, ma così belli… serviva solo l’idea giusta. Che è arrivata in sartoria un bel giorno di dicembre, dentro alla borsa della nostra Liliana: il cartamodello di una bustina a piramide, un piccolo porta oggetti.

Detto, fatto! Li stacchiamo dal loro supporto in cartone: sono quadrati o rettangoli perfetti; diventeranno i porta-sogni Ida Tess. Ciò che sarebbe stato scarto si trasforma in un contenitore prezioso per trasmettere messaggi, unico nel suo genere perché irripetibile con quel mix di tessuto. Veicolo di idee da condividere, pensieri da far arrivare diretti al loro destinatario, sogni che ci auguriamo si possano presto realizzare.

E se poi ti viene voglia di renderlo efficiente, lo attacchi anche alla tua borsa per farci finire dentro quelle chiavi che spariscono sempre oppure le monetine che sennò d’incastrano dentro la fodera della borsa e che non trovi più

Il porta sogni ha una peculiarità: si può riciclare. Abbiamo pensato che il bello stia proprio nel farlo passare di mano in mano, come un bel libro che ti auguri anche altri possano leggere per vivere le emozioni che ha trasmesso a te. 

Quale sarà il pensiero custodito nel prossimo porta sogni che riceverai? Stiamo a vedere 🙂

21 Novembre, Festa degli Alberi

Ci chiamiamo “Parco delle Stagioni” e un motivo c’è.

Abbiamo scelto questo luogo perché ci sembrava il più adatto a ospitare i progetti che avevamo in mente, ma ce ne siamo davvero innamorati quando abbiamo capito che ancor più della villa e della sua barchessa era il parco il vero cuore, e anche l’anima… e anche i polmoni, di questo tesoro ancora sconosciuto.

Abbiamo scoperto un pò alla volta cosa questo luogo nascondesse. All’inizio era una selva oscura. Un intrico di rami e sterpaglie abbandonati, trascurati da decenni. Ma un pò per volta, un metro alla volta… un colpo di falce e uno di cesoia, la luce ha cominciato a farsi strada; alberi incredibili e centenari di cui non sapevamo l’esistenza, per noi sono nati in quel momento.

9.900 m2 di superficie ospitano splendide magnolie, aceri, carpini, ippocastani, gelsi, tigli… e poi ci sono cedri Lawson e del Libano, sequoie e metasequoie, ginkgo biloba, prunus e liquidambar.

Ora bonificata, quest’area sarà presto oggetto di restauro, con la creazione di sentieri e di aree recettive per eventi all’aperto, il ripristino del laghetto e della fontana a cui verranno consolidati gli argini.

Questa è diventata la nostra casa. C’è sempre una brezza gentile, e alberi secolari ci insegnano a vivere. A volte non serve andare lontano per raccogliere tutta l’ispirazione del mondo!

…21 Novembre, la Festa degli Alberi!

Ida Tess… è ora di far festa!

A un anno dall’apertura del nostro laboratorio di sartoria, finalmente festeggiamo con un pomeriggio pre-natalizio tutti insieme! Come in tutte le feste degne di questo nome, più saremo e più ci divertiremo! Ti va di partecipare? Confermaci la tua partecipazione indicandocelo in questo breve form.

Alcune informazioni:

Ci troviamo in sartoria, Via J.F. Kennedy 19, sabato 3 dicembre a partire dalle 15.30 fino alle 19. L’evento è in collaborazione con la Scuola Materna San Gaetano di Motta di Costabissara, che con un piccolo contributo alla consumazione delle sue cioccolate e vin brulé sosterrà le iniziative per i bimbi della scuola. E dalle 17.30 alle 18.30 musica live con la partecipazione straordinaria di contrabbasso, chitarra e clarinetto degli Anita Swing Band!

Per qualsiasi info contattaci su whatsapp al numero 353 3844770 o all’indirizzo email info@parcodellestagioni.it.

Non vediamo l’ora di festeggiare insieme.

Nasce “Parco delle Stagioni SRL Impresa Sociale”!

Mercoledì 20 ottobre, 9 rintocchi di campana, nebbiolina autunnale sospesa nell’aria. Siamo in 4: Daniela, Alessandro, Nicola ed io, Sara. Ci diamo appuntamento in cantiere, dove dal martedì si preannuncia l’arrivo dell’auto spurghi… rottura di una tubatura delle fognature. Ma si sa che quell’odorino è sempre foriero di tanta, tantissima fortuna! Lo prendiamo come un segno della provvidenza e partiamo alla volta di Thiene, dove il notaio ci aspetta.

Quel che poi è accaduto facciamo ancora fatica a realizzarlo: abbiamo firmato per la costituzione di Parco delle Stagioni SRL, Impresa Sociale! Un traguardo per Daniela, che nel sociale ha lavorato per tanti anni e sognava da tempo questo momento; un indiscutibile punto di partenza per gli altri 3 soci, che dopo esperienze di studio e di lavoro nel profit, insieme prendono forza per dare concretezza a un’idea imprenditoriale di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità culturali e di utilità sociale.

Parco delle Stagioni SRL Impresa Sociale è un progetto per la bellezza delle relazioni umane, sostenuto nelle sue finalità dalla sede che presto la ospiterà: la splendida “Signora di Motta”, un tempo “Villa Donà”, e il suo parco. Un luogo storico del nostro territorio che dopo anni di abbandono viene riqualificato e riconsegnato alla sua vita. 

Qui le persone potranno dedicarsi a iniziative che le arricchiscano: opportunità di lavoro e attività per il loro tempo libero. Saremo favoriti dall’armonia con la natura, dal fascino di una sede con una lunga storia, con i suoi spazi accoglienti. Ci impegneremo a favore della bellezza che si esprime nella qualità di vita delle persone, nell’incontro e nell’aiuto reciproco, nel valore dell’essere umano con le sue diversità che arricchiscono. Formeremo un gruppo di persone prive di etichettature, unite nel desiderio di fare e imparare e che si sentono orgogliose e motivate di partecipare attivamente a un bel progetto di gruppo che cresce. 


Questo è il modo che abbiamo trovato per condividere questo luogo incredibile con la cittadinanza, perché esso ritorni a vivere e le persone di Costabissara e dintorni ne possano tornare a godere.


Come impresa sociale, concretamente, di cosa ci occuperemo? 

  • di agricoltura sociale, della trasformazione e vendita dei prodotti biologici che saremo in grado di far crescere
  • di organizzazione eventi, culturali e ludici, e di occasioni formative
  • …e poi di sartoria! Partiamo dal recupero di tessuti, a cui daremo una seconda vita.

Su questo terzo capitolo… presto presto in arrivo maggiori informazioni! Infatti non siamo riusciti ad aspettare il completamento del restauro per poter partire, e abbiamo trovato un posticino in affitto poco distante.


Oltre a noi 4 soci, una squadra intera! Flavio, instancabile al lavoro per seguire il cantiere e prendersi cura di parco e noccioleto; i nostri bravi architetti Margherita e Francesco! Roberta, senza la quale saremmo persi tra carte e burocrazia, Alessandra e Luisa, gli angeli dell’orto, assieme a Francesca che oltre  a sperimentarsi ortolana è anche una super baby sitter; la meravigliosa nonna Maria che a casa cucina quello che raccogliamo, per dirci se è buono o va migliorato; Aurora, garanzia di pranzi nutrienti tra un impegno e l’altro, zia e prozia che tutti ci invidiano; Daniela G., un vero braccio destro su ogni fronte! Tra di loro, tanti sono finanziatori del restauro ed ideatori di questo progetto… senza di loro nulla avremmo saputo e potuto fare. Poi ci sono gli amici che ci sostengono ogni giorno e i collaboratori di valore che stiamo conoscendo lungo il cammino. E c’è anche chi non è più qui e ci assiste dal cielo.

“Bisogna creare luoghi per fermare la nostra fretta e aspettare l’anima” (omaggio a Tonino Guerra)

“Amici del Parco” in festa

Finirà che a trascorrere momenti in compagnia a Parco delle Stagioni ci prenderemo gusto! Ci aiutano queste radici che corrono eterne sotto i nostri piedi, e queste fronde intrecciate sopra le nostre teste. La natura ci mette in collegamento e stare insieme in armonia diventa la cosa più semplice del mondo. È stata una bella festa, dedicata a chi più di tutti ci ha supportato in questa partenza.

“Restauro e Sartoria” – La Rubrica di Ally, 12° episodio

Buon venerdì cari lettori! Oggi vi parlo di un argomento suggeritomi da Rita Refosco, fan nr 1 di Parco delle Stagioni, che con un suo commento a una foto della nostra pagina Facebook sembra aver letto nella mia mente!

In questo periodo in orto non c’è molto da fare se non raccogliere gli ultimi cavolfiori, quindi mi sono lanciata in un lavoro molto nobile: collaboro in minima parte al restauro della “Vecchia Signora”. L’attività in sé sembra noiosa e un po’ pesante (per me che di carriole non ne ho spinte tante nella vita), ma vista con gli occhi di chi sa sognare e immaginare, si riesce a fare con passione e poca fatica.

Nel raccogliere i coppi per selezionarli e ripulirli immagino allora di essere una sarta, e il tetto si trasforma in un cappello! Passo i coppi uno ad uno e con questo gesto diventano piume, perle, pezzetti di velo; immagino la testa alta e fiera della signora, e del suo cappello cerco di indovinare colore, forma e tipo di stoffa. Dovrà proteggerla dal caldo, dalla pioggia, dalla neve e dal vento, e con i fulmini e le saette sarà ancora più luccicante! Ma non perderà mai la sua funzione: proteggerla e non farle mai reclinare il capo! Così non sono più una manovale. Ora sono un’artista che produce i pezzetti che comporranno le vesti di un capolavoro! La fatica se ne va e sono orgogliosa del risultato che si vede crescere di minuto in minuto: montagne di coppi che piano piano diventano file ordinate pronte a iniziare una nuova avventura sul tetto della villa.

Ma non è finita qui, non ci sono solo i coppi! Appaiono all’orizzonte cataste di mattoni e tavelle. La mia immaginazione torna in aiuto e le trasforma in metri di stoffa voluminosa e cangiante. Con il sole la stoffa si tinge di rosso e con le nuvole diventa di un caldo color mattone, perfetto per un vestito da indossare in ogni occasione! Bene, allora si riparte con la stessa tenacia e determinazione! Ogni mattone trova il suo posto e alcuni di loro prendono la via della rigenerazione sotto nuove spoglie: saranno frantumati e collaboreranno a realizzare un altro progetto. Buona fortuna anche a loro.

Questi elementi costruttivi portano i segni di consuetudini del passato! È stato interessante scoprire che sulle tavelle ci sono i segni di un lavoro antico affidato alle donne; l’ultima fase della lavorazione, infatti, prevedeva che una mano gentile e femminile accarezzasse un lato della superficie del mattone per levigarlo. Dalla foto si vede come resta bene impressa quest’operazione! È stato Ruggero, il capo mastro, a passarmi l’informazione, e da quel momento in poi per me è stato inevitabile ripercorre la superficie di ogni tavella con le mie stesse dita. Mi sembrava di entrare in contatto con l’energia della donna che con la sua mano è come se avesse voluto lasciare un messaggio ai posteri: “Prendetevi cura di questa tavella fino alla fine perché su di essa c’è il sudore di antiche speranze di una vita migliore!”

Ed infine realizzo che ho toccato centinaia di coppi e mattoni, tutti diversi, con impronte diverse… ed ho incontrato una grande umanità svolgendo questo lavoro; ogni pezzo ha la sua identità, la sua unicità, la sua storia. Quanti racconti, lacrime e sorrisi avranno vissuto? Una vera emozione che conserverò nel mio cuore.

Quindi, cara Rita Refosco, ti confermo che in questo ultimo mese ho aiutato a realizzare il nuovo look della “Nobile Signora di Motta”. Che “la Signora” abbia una certa età, a questo punto, è solo un dettaglio!

Ally

Villa Donà: nelle sue fragilità, tutto il fascino di un’anima vicentina

Sono iniziati i lavori di restauro e dopo tanti anni di equilibrio instabile Villa Donà si ritrova improvvisamente puntellata, e anche spogliata; libera dalle macerie che tempo e incuria le avevano rifilato e sotto la lente di chi la sta esaminando in ogni suo centimetro, “la Signora” ha messo in luce la sua anima fragile.

Proprio di questa fragilità ci parlano Francesco Rigon e Margherita Simonetti, gli architetti che si stanno occupando del progetto di restauro. Ci spiegano che Villa Donà, della tipologia di “villa veneta” – tradizione tipicamente vicentina delle architetture nobiliari – è espressione di una modalità del costruire che si può definire “di facciata”: all’aspetto esteriore molto esibitivo corrisponde una struttura – un’anima – labile, quasi precaria.
 
Quali evidenze ci portano a questo pensiero? Le possenti murature, erose dagli agenti atmosferici e dall’azione del tempo, che rivelano la loro consistenza incoerente (…) Questo argomento ti interessa? Iscriviti alla nostra newsletter per l’approfondimento completo! Vai al form iscrizione!

Parco delle Stagioni SRL Impresa Sociale: stradella Nh Donà snc, 36030 Motta di Costabissara (VI) – Unità Locale: Via Kennedy, 19, 36030 Motta di Costabissara (VI) – P IVA e CF: 04370200240 – Cap. Soc 10.000 € i.v.

In collaborazione con Al Brolo APS.

I lavori di rivalorizzazione della sede sono un progetto di Officina27 S.r.l.