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Il restauro conservativo delle murature antiche

Dall’inizio del 2020 i lavori per il restauro della villa non si sono quasi mai fermati. Grazie a Ruggero e la sua squadra esperta e ben collaudata, a Flavio e alla lungimirante direzione dei lavori degli architetti Rigon e Simonetti siamo passati da un edificio che ad ogni nuova giornata di pioggia rischiava di collassare, a una struttura sana, sicura e pronta ad ospitare nuova vita.

È il momento di condividere qualche dettaglio sull’avanzamento dei lavori! Parola all’architetto Francesco Rigon: “In questo periodo si stanno concludendo i lavori di restauro conservativo delle murature antiche della barchessa [per ulteriori approfondimenti sul restauro conservativo eseguito, clicca QUI]. In alcuni spazi interni e in alcune parti delle facciate si è scelto infatti di non intonacare le murature, in modo tale da potervi leggere tutte le stratificazioni, i rimaneggiamenti e i precedenti restauri che hanno coinvolto l’antica struttura. In alcune murature si possono infatti riscontrare antiche finestre murate, travi e pilastri in legno (inglobati all’interno delle pietre e dei mattoni) che si suppone costituissero la struttura originaria della barchessa.

Dietro agli intonaci ammalorati si celavano infatti questi muri costituiti di pietre a spacco e mattoni a costituire una tessitura tutt’altro che nobile e ricca (come invece l’edificio voleva apparire). Nonostante questo si è dedicata molta cura al loro recupero (idrolavaggi ad altra pressione, rifugatura di tutti i giunti tra le pietre e i mattoni, pittura a calce – sagramatura – di protezione) per consentire a questi muri di tramandare la lunga storia di questo edificio e di chi nel tempo se ne è preso cura o ha voluto trasformarlo, come stiamo facendo noi oggi.”

Bruno intento a restaurare le antiche murature della barchessa.

21 Novembre, Festa degli Alberi

Ci chiamiamo “Parco delle Stagioni” e un motivo c’è.

Abbiamo scelto questo luogo perché ci sembrava il più adatto a ospitare i progetti che avevamo in mente, ma ce ne siamo davvero innamorati quando abbiamo capito che ancor più della villa e della sua barchessa era il parco il vero cuore, e anche l’anima… e anche i polmoni, di questo tesoro ancora sconosciuto.

Abbiamo scoperto un pò alla volta cosa questo luogo nascondesse. All’inizio era una selva oscura. Un intrico di rami e sterpaglie abbandonati, trascurati da decenni. Ma un pò per volta, un metro alla volta… un colpo di falce e uno di cesoia, la luce ha cominciato a farsi strada; alberi incredibili e centenari di cui non sapevamo l’esistenza, per noi sono nati in quel momento.

9.900 m2 di superficie ospitano splendide magnolie, aceri, carpini, ippocastani, gelsi, tigli… e poi ci sono cedri Lawson e del Libano, sequoie e metasequoie, ginkgo biloba, prunus e liquidambar.

Ora bonificata, quest’area sarà presto oggetto di restauro, con la creazione di sentieri e di aree recettive per eventi all’aperto, il ripristino del laghetto e della fontana a cui verranno consolidati gli argini.

Questa è diventata la nostra casa. C’è sempre una brezza gentile, e alberi secolari ci insegnano a vivere. A volte non serve andare lontano per raccogliere tutta l’ispirazione del mondo!

…21 Novembre, la Festa degli Alberi!

“I Custodi del Parco” – La Rubrica di Ally, 10° episodio

Parco delle Stagioni. Tardo pomeriggio rannuvolato di metà ottobre. Mi trovo nel cuore del parco e cammino con passi delicati tra ombre sempre più lunghe; ho cura di non fare rumore per confondermi in quel silenzio. Oggi il picchio non è al lavoro. Come gli occhi vedono nuove luci quando si abituano al buio, così io in quella quiete comincio a percepire nuove vibrazioni. Sono gli alberi che parlano… a chi ha il privilegio di essere lì ed il cuore per ascoltare, affidano a volte antichi segreti, a volte aggiornamenti spontanei sui loro stati d’animo. Mentre Magnolia sospira malinconica, Sequoia accoglie l’energia degli ultimi deboli raggi di sole per affrontare la notte che avanza.

E poi, d’improvviso: “PSSS PSSS PSSS…” Arriva da non so dove per richiamare la mia attenzione senza l’intenzione di allarmarmi…  eppure mi spavento! Sopraggiunge inaspettato mentre sono immersa nei miei pensieri. Sobbalzo agitata e meravigliata. Sospetto sia la voce del vento ma non vedo rami in movimento. E non ci sono il calore del legno né la freschezza di foglie in quella voce lontana; è un timbro sottile di bambino. Abbasso lo sguardo e scorgo due faccine che mi fissano: “Per tutti gli spiriti del parco, ma voi chi siete? Da quanto tempo siete lì?”

Quel che mi hanno raccontato e il luogo preciso in cui si trovano rimarranno un segreto, finché non avremo il piacere di passeggiare insieme nel parco. Allora vi inviterò a scovare questi furbetti; se vi affiderete all’ascolto, si faranno trovare loro! Sceglieremo un nome per i due ‘puttini’. Al momento li nomino I CUSTODI DEL PARCO, poi chissà.

Non ho ancora trovato notizie storiche su di loro; forse intervistando qualcuno della ‘vecchia guardia’ che nella villa ci ha lavorato tanti anni, ne sapremo di più; mi piacerebbe scoprire ad esempio qual era la loro collocazione originale. Il tempo darà risposte ne sono certa, basta avere pazienza.

Alla prossima, Ally

“In caduta libera” – La rubrica di Ally, 3° episodio

Oggi, mercoledì 2 settembre, giorno di luna piena, piove. Sono al parco, la pioggia regala diverse sfumature di colori e profumi. Il ticchettio sulle foglie batte ritmico, le foglie cadranno spinte dalle gocce di pioggia per unirsi in compagnia alle altre già al suolo. Che faranno tutte insieme? Semplice, si reinventano una nuova vita: si prenderanno cura della terra del parco, si trasformeranno piano piano in humus, nutriranno l’albero e rinasceranno fiore o foglia? Chi lo sa, di certo vivranno un lungo viaggio e si risveglieranno più forti, nuove e sagge. Amo il Parco delle Stagioni, è generoso di idee e immagini oniriche. A presto.

‘La foglia di un albero è lo sforzo senza fine della terra di comunicare con il cielo.’ (Rabindranath Tagore)

Colorate e bellissime sugli alberi, le foglie quando cadono sono utili per ottenere un terriccio di qualità: l’humus! La decomposizione dei resti organici attraverso cui si forma l’humus è uno dei più importanti processi che si compiono nella biosfera. Se vuoi conoscere qualcosa in più sulla formazione dell’humus e la vita nel suolo, ti propongo questo link

Ally

“Dal cuore della Terra” – La rubrica di Ally, 2° episodio

Si dissoda la terra come si faceva una volta con la forza, il sudore e… qualche battuta per alleviare la fatica. Fatica che viene ricompensata con un grande cuore che sbuca quasi per magia… e per la forza delle braccia di Nicola!

Con un po’ di sorpresa abbiamo accolto il regalo come un messaggio dal parco: ‘vi dono il mio cuore perché mi state curando con amore e simpatia, siete sulla buona strada, continuate così! Fra qualche settimana indosserò il vestito dell’autunno, avrò colori intensi per un po’,  le foglie cadranno e un altro lavoro di braccia vi attenderà, per la vostra salute e forma fisica! …altro che palestra! Munitevi di rastrelli e carriole.’

Ally


Nicola, parte della squadra. Neolaureato, apprezza la gavetta del “rimettere in sesto” lavorando alla sistemazione del luogo dentro e fuori; nel frattempo studia il piano d’azione, con l’obiettivo di partecipare allo sviluppo dell’impresa come referente dell’area agricola.

Parco delle Stagioni SRL Impresa Sociale: stradella Nh Donà snc, 36030 Motta di Costabissara (VI) – Unità Locale: Via Kennedy, 19, 36030 Motta di Costabissara (VI) – P IVA e CF: 04370200240 – Cap. Soc 10.000 € i.v.

In collaborazione con Al Brolo APS.

I lavori di rivalorizzazione della sede sono un progetto di Officina27 S.r.l.