Autore: parcostagioni

La sartoria in trasferta a Milano!

Dal 24 al 26 marzo la sartoria di Parco delle Stagioni si trasferisce a Milano! Esporremo i nostri abiti e accessori a “Fa La Cosa Giusta”, fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. Siamo un pò emozionati, c’è poco da fare! È un evento importante a cui ci stiamo preparando da alcuni mesi, per dare adeguata importanza a questo bel progetto e rendere merito ai nostri incredibili sarti. 

…una buona occasione per due passi nella metropoli? 🙂

La Signora Nicolina

Si avvicina San Valentino e questo aggiornamento cade a pennello! È grazie all’amore, senza retorica, che Parco delle Stagioni si conquista ogni giorno un nuovo pezzetto di futuro!

Dunque oggi parliamo d’amore raccontandovi la visita della signora Nicolina, che con i suoi ricordi d’infanzia passati in questa villa ci ha fatto risentire il calore del focolare e il profumo delle magnolie! 


Che onore averla incontrata! Accompagnata dal nipote, un bissarese DOC con la passione per il recupero del patrimonio storico, Nicolina figlia dell’autista del Donà e di un’inserviente della famiglia, ci ha raccontato con una carica degna di una ventenne la sua giovinezza trascorsa in Villa. Li abbiamo accolti in sartoria, preoccupati che in cantiere fango e spifferi abbondanti potessero disturbare. Ma in sartoria Nicolina non voleva sedersi e non ha tolto la giacca… fremeva! Desiderava così tanto fare un salto a Parco delle Stagioni, luogo di ricordi ancora così limpidi. “Il fango? Ma non ti preoccupare! Faccio 30 chilometri a piedi al giorno io!”

“Qui la sala da pranzo… qui lo studio del Donà… e poi qui la biblioteca! Era una biblioteca grandissima! Ah si! Qui c’era una cassapanca con i pattini! Ci giocavo con le figlie del Donà, mie coetanee. E queste pareti erano piene di quadri, vedessi che belli!” 

Emozionati, abbiamo visto quelle stanze riscaldarsi. Abbiamo chiuso gli occhi ed era ancora tutto lì, come Nicolina ce lo stava delineando.

Potrebbe essere la trama di un film. Certo non ci faremo scappare neanche una delle sue parole. E siamo già all’opera per trascrivere il suo racconto, che intesseremo con quello di Albino e Adriano, della Signora Teresa, di Maria la Lattaia! Quante vicende si sono svolte qui… quanto è lunga la trama di questo film!

Il restauro conservativo delle murature antiche

Dall’inizio del 2020 i lavori per il restauro della villa non si sono quasi mai fermati. Grazie a Ruggero e la sua squadra esperta e ben collaudata, a Flavio e alla lungimirante direzione dei lavori degli architetti Rigon e Simonetti siamo passati da un edificio che ad ogni nuova giornata di pioggia rischiava di collassare, a una struttura sana, sicura e pronta ad ospitare nuova vita.

È il momento di condividere qualche dettaglio sull’avanzamento dei lavori! Parola all’architetto Francesco Rigon: “In questo periodo si stanno concludendo i lavori di restauro conservativo delle murature antiche della barchessa [per ulteriori approfondimenti sul restauro conservativo eseguito, clicca QUI]. In alcuni spazi interni e in alcune parti delle facciate si è scelto infatti di non intonacare le murature, in modo tale da potervi leggere tutte le stratificazioni, i rimaneggiamenti e i precedenti restauri che hanno coinvolto l’antica struttura. In alcune murature si possono infatti riscontrare antiche finestre murate, travi e pilastri in legno (inglobati all’interno delle pietre e dei mattoni) che si suppone costituissero la struttura originaria della barchessa.

Dietro agli intonaci ammalorati si celavano infatti questi muri costituiti di pietre a spacco e mattoni a costituire una tessitura tutt’altro che nobile e ricca (come invece l’edificio voleva apparire). Nonostante questo si è dedicata molta cura al loro recupero (idrolavaggi ad altra pressione, rifugatura di tutti i giunti tra le pietre e i mattoni, pittura a calce – sagramatura – di protezione) per consentire a questi muri di tramandare la lunga storia di questo edificio e di chi nel tempo se ne è preso cura o ha voluto trasformarlo, come stiamo facendo noi oggi.”

Bruno intento a restaurare le antiche murature della barchessa.

Auguri dal Parco!

A metà strada tra Natale e Capodanno, ecco i due volti dei nostri auguri di buone feste! 

(NOTA BENE! Sono auguri da leggere con calma: questo messaggio non si autodistruggerà! Sono giorni per prendere fiato, scegliere quando fare le cose e quanto metterci, più del solito possibilmente. Tempi dilatati per non lasciarsi scappare i momenti tra le dita).

Il primo volto è quello di Rabee, che gli auguri ce li fa in arabo:

(Un grazie particolare va a google translator che in questa avventura quotidiana dell’imparare a conoscersi, comprendersi e sostenersi a vicenda, gioca ancora un ruolo essenziale! :-))
L’altro volto di questi auguri è quello della Signora di Motta, la storica Villa Donà. Carezza dopo carezza, è il volto ancora incredulo di una bellezza ritrovata, con l’amorevolezza che le riservano Flavio, gli architetti Margherita e Francesco e Ruggero, Bruno e Alfio. Rispettosi della sua fragilità, della sua luce malinconica, ogni giorno si dedicano a lei perché riprenda forza e si proietti al suo nuovo scopo.

In questi giorni il cantiere è silenzioso e il sole di queste giornate d’inverno crea fasci di luce d’incanto, un vero “spettacolo di bellezza” come ha detto una volta Leone, un bimbo della scuola materna di Motta di Costabissara che, con i suoi compagni, il parco lo conosce bene. In quest’occasione la Signora di Motta ci augura di non credere mai che sia finita e di dare fiducia al destinoIncontri sorprendenti sono sempre dietro l’angolo anche quando sembrerebbe tutto perduto. Ed è reciproco: l’incontro con lei ha allungato il nostro sguardo: ci sta facendo desiderare un risultato che continuerà dopo di noi, per il quale ci impegniamo senza riserve mettendo da parte dubbi e stanchezza, spronati dall’energia che si sprigiona quando capisci che “tutto questo ha un senso”.

Siamo felici di quel che sta accadendo e se mai non si fosse capito, gran parte della nostra felicità nasce dal poter condividere ogni passo con voi! Grazie di cuore per il supporto, il passaparola, i buoni pensieri che ci stanno rendendo sempre più “reali” agli occhi del territorio e sempre più fiduciosi in noi stessi e nel futuro.

Buona serata e ancora buone feste,
Sara e la squadra di Parco delle Stagioni

Riciclo è ingegno! Come trasformare campionari di tessuto da tappezzeria

Se fai un salto in Ida Tess scopri che ci sono scampoli di tessuto dappertutto: sotto tavoli, sopra scaffali, dentro a mobiletti… sotto gli occhi, questo è certo, in tutti i casi in cui abbiamo le idee confuse e li vogliamo conoscere con calma, osservandoli con cura, come si fa con tutti gli amori che poi durano una vita. È questo il caso di una serie di campionari di tessuti da tappezzeria, racimolati diversi mesi fa. Pezzi di tessuto troppo piccoli per fare qualunque cosa, ci dicevamo, ma così belli… serviva solo l’idea giusta. Che è arrivata in sartoria un bel giorno di dicembre, dentro alla borsa della nostra Liliana: il cartamodello di una bustina a piramide, un piccolo porta oggetti.

Detto, fatto! Li stacchiamo dal loro supporto in cartone: sono quadrati o rettangoli perfetti; diventeranno i porta-sogni Ida Tess. Ciò che sarebbe stato scarto si trasforma in un contenitore prezioso per trasmettere messaggi, unico nel suo genere perché irripetibile con quel mix di tessuto. Veicolo di idee da condividere, pensieri da far arrivare diretti al loro destinatario, sogni che ci auguriamo si possano presto realizzare.

E se poi ti viene voglia di renderlo efficiente, lo attacchi anche alla tua borsa per farci finire dentro quelle chiavi che spariscono sempre oppure le monetine che sennò d’incastrano dentro la fodera della borsa e che non trovi più

Il porta sogni ha una peculiarità: si può riciclare. Abbiamo pensato che il bello stia proprio nel farlo passare di mano in mano, come un bel libro che ti auguri anche altri possano leggere per vivere le emozioni che ha trasmesso a te. 

Quale sarà il pensiero custodito nel prossimo porta sogni che riceverai? Stiamo a vedere 🙂

“Quelli dei gilet a Vicenza!”

Era giusto un anno fa quando ci siamo detti che per partire con serietà, per darci un tono e fare come chi se ne intende, avremmo fatto bene a scegliere un capo per noi rappresentativo, che sapesse raccontare chi siamo e quali sono le nostre peculiarità. 

Pensiero dopo pensiero, come un passo dietro l’altro un pò barcollante e incerto e poi sempre più convinto, ci siamo decisi: il nostro capo iconico sarebbe stato il gilet! 

Perché non richiede troppo tessuto e quindi si presta agli scampoli che abbiamo, perché diventa ancora più affascinante quando nasce dall’incontro sapiente di stoffe dai colori o fantasie diversi. Perché non corre dietro alle mode… se ha un buon design, è senza tempo. Perché è gender free e senza età! È bello in figura ma anche un pò oversize. 

Da quel momento di rivelazione in avanti ci siamo testati in lungo e in largo per arrivare al gilet che volevamo. Reverse engineering su gilet che ci piacevano, prove di indosso su fisicità diverse, test di abbinamento di tessuti senza esclusione di colpi: quando troppo facili, quando troppo audaci… e poi finalmente ben equilibrati.

Ne abbiamo prodotti a decine, faccenda impegnativa per una sartoria piccolina come la nostra. Moltissimi gilet ci sono piaciuti fin da subito, altri non del tutto: è il rischio che si corre nel farne uno diverso dall’altro! La capacità di immaginare migliora con l’esperienza.

C’è voluto del tempo perché il gilet iniziasse ad essere un capo selezionato dai nostri clienti. I primi a crederci? I titolari di Garibaldi Bistrot di Vicenza, con una commessa importante per i loro camerieri in sala e al bar. Un bel banco di prova per noi e un gran successo.

Così ora ci chiamano “quelli dei gilet a Vicenza”! …mai appellativo è stato più apprezzato! Da quella vetrina di lusso in poi, dai successivi incontri con persone che ci hanno detto “i gilet mi sono sempre piaciuti ma non avevo il coraggio di indossarli!” oppure “….ho sempre fatto fatica a trovarne di belli!” e poi si sono fatti fare il loro da noi… è nata la nostra più bella specializzazione.

…e da un paio di mesi i nostri clienti scelgono la stoffa per i loro gilet e i bottoni direttamente dal nostro magazzino! Senza costi aggiuntivi, un’esperienza divertente vissuta accanto alla nostra Alessandra, “l’esperta del magazzino”, per innamorarsi ancora di più (oltre un amore che è già sconfinato…) del proprio gilet unico e irripetibile.


Vuoi saperne di più? Passa a trovarci! Via Kennedy 19, Motta di Costabissara. Dal lunedì al venerdì, 9.30-13 e 14-18, oppure su appuntamento -> T. 353 3844770 (Sara).

21 Novembre, Festa degli Alberi

Ci chiamiamo “Parco delle Stagioni” e un motivo c’è.

Abbiamo scelto questo luogo perché ci sembrava il più adatto a ospitare i progetti che avevamo in mente, ma ce ne siamo davvero innamorati quando abbiamo capito che ancor più della villa e della sua barchessa era il parco il vero cuore, e anche l’anima… e anche i polmoni, di questo tesoro ancora sconosciuto.

Abbiamo scoperto un pò alla volta cosa questo luogo nascondesse. All’inizio era una selva oscura. Un intrico di rami e sterpaglie abbandonati, trascurati da decenni. Ma un pò per volta, un metro alla volta… un colpo di falce e uno di cesoia, la luce ha cominciato a farsi strada; alberi incredibili e centenari di cui non sapevamo l’esistenza, per noi sono nati in quel momento.

9.900 m2 di superficie ospitano splendide magnolie, aceri, carpini, ippocastani, gelsi, tigli… e poi ci sono cedri Lawson e del Libano, sequoie e metasequoie, ginkgo biloba, prunus e liquidambar.

Ora bonificata, quest’area sarà presto oggetto di restauro, con la creazione di sentieri e di aree recettive per eventi all’aperto, il ripristino del laghetto e della fontana a cui verranno consolidati gli argini.

Questa è diventata la nostra casa. C’è sempre una brezza gentile, e alberi secolari ci insegnano a vivere. A volte non serve andare lontano per raccogliere tutta l’ispirazione del mondo!

…21 Novembre, la Festa degli Alberi!

“The Ruling RE-“: quando un prefisso racconta il mondo che cambia.

La notizia è che insieme al Design Studio Wrad saremo partner dell’istituto professionale G.B Garbin di Thiene per un meraviglioso ciclo di incontri! Sono appuntamenti rivolti agli studenti della scuola, dedicati alla consapevolezza dell’impatto ambientale e sociale dei processi produttivi nel mercato del FASHION, offrendo prospettive alternative concretamente responsabili.

Re- è il prefisso universalmente riconosciuto per parlare di recycle, reuse, reduce, ma in italiano è anche parola di senso compiuto con un significato molto chiaro… chi detta legge!

“The Ruling Re-“ ci proietta in un tempo auspicabilmente vicino in cui le parole che iniziano con RE- non sono sconosciute ai più ma sono una pratica dominante, consolidata! Un approccio globale che ci fa vedere la terra che ci ospita e le persone che abbiamo accanto non come elementi funzionali al nostro arricchimento individuale ma come parte dello stesso organismo che vuole vivere e non sopravvivere. Sotto questo nome e con questi pensieri da condividere, I.T.S. Garbin organizza un ciclo di incontri dedicati alla consapevolezza di quanto i “RE-“ siano fondamentali anche e soprattutto nel mondo del Fashion.

Ci vedremo coinvolti l’1 dicembre per il primo evento in programma: racconteremo l’esperienza del nostro laboratorio di sartoria alternativa, IDA TESS LAB: cosa significa lavorare con tessuti di recupero e come cambiano i processi produttivi? Cosa vuol dire avere come primo obiettivo la valorizzazione di ciascun collaboratore della squadra?

A seguire il workshop di DESIGN STUDIO WRAD, il 20 di dicembre, darà a tutti i partecipanti l’opportunità di acquisire la consapevolezza e gli strumenti necessari per comprendere lo status quo non sostenibile dell’industria della moda e come metterlo in discussione.

Questo percorso si rivolge agli studenti dell’I.P.S. Garbin e agli studenti del terzo anno delle scuole secondarie di 1° grado impegnati ora a scegliere il loro successivo percorso di studi; il tema si svilupperà ulteriormente nella seconda parte dell’anno grazie a una serie di lezioni entro il percorso di educazione civica, finalizzate al restyling di capi di abbigliamento in chiave sostenibile e creativa, con concorso finale.

Entrambi gli appuntamenti verranno registrati e saranno disponibili sul canale YouTube della scuola.

Ida Tess… è ora di far festa!

A un anno dall’apertura del nostro laboratorio di sartoria, finalmente festeggiamo con un pomeriggio pre-natalizio tutti insieme! Come in tutte le feste degne di questo nome, più saremo e più ci divertiremo! Ti va di partecipare? Confermaci la tua partecipazione indicandocelo in questo breve form.

Alcune informazioni:

Ci troviamo in sartoria, Via J.F. Kennedy 19, sabato 3 dicembre a partire dalle 15.30 fino alle 19. L’evento è in collaborazione con la Scuola Materna San Gaetano di Motta di Costabissara, che con un piccolo contributo alla consumazione delle sue cioccolate e vin brulé sosterrà le iniziative per i bimbi della scuola. E dalle 17.30 alle 18.30 musica live con la partecipazione straordinaria di contrabbasso, chitarra e clarinetto degli Anita Swing Band!

Per qualsiasi info contattaci su whatsapp al numero 353 3844770 o all’indirizzo email info@parcodellestagioni.it.

Non vediamo l’ora di festeggiare insieme.

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Parco delle Stagioni SRL Impresa Sociale: stradella Nh Donà snc, 36030 Motta di Costabissara (VI) – Unità Locale: Via Kennedy, 19, 36030 Motta di Costabissara (VI) – P IVA e CF: 04370200240 – Cap. Soc 10.000 € i.v.

In collaborazione con Al Brolo APS.

I lavori di rivalorizzazione della sede sono un progetto di Officina27 S.r.l.